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giovedì, Giugno 8, 2023

2 Novembre, ricordiamo i defunti, e chiediamo indulgenza plenaria per i nostri cari

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Tradizionalmente, la Chiesa celebra il 2 Novembre la Commemorazione di tutti i defunti. Una festa importante, che ricorre il giorno successivo alla Solennità liturgica di “Tutti i santi”.

In questa giornata è consuetudine visitare le tombe dei nostri cari defunti. Ricordiamo quelli che abbiamo conosciuto, che ci sono stati amici o parenti, che hanno illuminato la nostra vita. Ma ricordiamo anche quelli senza nome. Il dono più grande che possiamo loro offrire, in realtà, consiste nella cosiddetta “indulgenza”. E cioè viene concessa una indulgenza “plenaria” a questi cari che ci hanno preceduto nell’esistenza terrena e che si sono “addormentati” nella speranza di una Resurrezione. Per ottenere loro l’indulgenza, ovvero uno sconto sulla pena che devono espiare, occorre visitare una chiesa e recitare alcune preghiere: il Padre Nostro, un’Ave Maria, professare il Credo e pregare secondo le intenzioni del Santo Padre. Lo stesso “sconto” di pena è concesso se dal 1 all’8 novembre visitiamo un cimitero. Tuttavia, sono tanti i modi in cui viene celebrata questa commemorazione e sono tante le usanze e le tradizioni.

La fede cristiana afferma che “l’unione” tra coloro che sono vivi e  coloro che sono “morti nella pace di Cristo” non mai “spezzata” ed esiste una “comunicazione dei beni spirituali”, una comunione tra la Chiesa celeste e la Chiesa terrena, che sono unica realtà. E il Catechismo della Chiesa cattolica spiega che i santi, ovvero coloro che godono della visione beata di Dio, in un certo modo “intercedono” per noi “presso il Padre, offrendo i meriti acquistati in terra mediante Gesù Cristo, unico mediatore tra Dio e gli uomini”. Ecco perchè le due liturgie “dei Santi” e dei “fedeli defunti” cadono in successione il 1 Novembre e il 2 Novembre.

 

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